E' stato promulgato dal Presidente della Repubblica il decreto-legge del 12 luglio 2018 n. 87, detto anche "decreto dignità".
La legge è in vigore dal 12 agosto scorso, e include due provvedimenti che riguardano la scuola, in merito a:
La legge 107/2015, aveva introdotto al comma 131 il divieto di attribuire supplenze su posti vacanti e disponibili al personale sia docente che ATA che avesse già svolto 36 mesi di servizio. Con la nuova disposizione il divieto è stato abolito.
La legge interviene al fine di risolvere la questione dei diplomati magistrale, nata in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha chiuso le porte delle Graduatorie ad Esaurimento, dalle quali si attinge per il 50% dei ruoli, ai diplomati magistrale ante 2002.
La legge prevede, innanzitutto, che l’esecuzione delle sentenze possa avvenire entro 120 giorni dalla notifica.
Considerato che le sentenze di merito arriveranno nel corso dell’anno scolastico 2018/19, la legge prevede quanto segue:
La legge prevede un concorso ordinario e uno straordinario.
Il concorso straordinario è riservato ai diplomati magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002 e ai laureati in scienze della formazione primaria che abbiano svolto due anni di servizio negli ultimi otto presso le scuole statali.
Il concorso ordinario è bandito con cadenza biennale (al riguardo il Servizio Studi del Parlamento ha evidenziato che è necessario modificare l’articolo 400 del D.lgs. 297/94, secondo cui i concorso hanno cadenza triennale).
Possono partecipare al concorso i docenti in possesso dell’abilitazione, quindi i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e i laureati in Scienze Formazione Primaria.