Insegnanti, boom di pensionamenti: in aumento del 26 per cento in 12 mesi

   
Insegnanti, boom di pensionamenti: in aumento del 26 per cento in 12 mesi

I pensionamenti nella scuola sono aumentati del 26% in un anno - I dati dei pensionamenti che decorreranno dal prossimo primo settembre sono stati resi noti qualche giorno fa dal ministero dell'Istruzione. A riportare la notizia è il quotidiano La Repubblica, e i numeri fanno pensare a una sorta di fuga di massa: si lascia infatti volentieri il posto ai più giovani anche perché la prospettiva di un ulteriore inasprimento dei limiti per lasciare la cattedra non tranquillizza gli insegnanti.

I numeri delle uscite tra prof e personale Ata - Per presentare l'istanza di pensionamento c'era tempo fino al 20 dicembre e le cifre sembrano chiare: maestri e prof hanno presentato oltre 25mila domande di uscita (25.246 per la precisione), mentre quelle del personale Ata sfiorano quota 8mila. L'incremento maggiore si registra fra i docenti della scuola secondaria superiore: si registra un aumento del 32% di uscite rispetto al 2017. Segue la scuola primaria che, con oltre 7200 pensionamenti richiesti, contabilizza un aumento del 29%.

Tra burnout e anni di attesa, la pensione è un miraggio - Per richiedere la pensione quest'anno occorrevano quasi 43 anni di contribuzione e 66 anni e 7 mesi di età. Tra gli aspetti che, probabilmente, hanno influito su questi dati ci sono l'invecchiamento della categoria, che ha avvicinato i paletti della legge Fornero; la voglia di lasciare per l'eccessivo carico di lavoro e di stress che i docenti sono costretti a sopportare a scuola; l'incertezza legata a ulteriori modifiche e riforme che metterebbero buona parte della categoria in difficoltà maggiori.
Secondo i sindacati, però, si tratta solamente di un dato statistico determinato dall'invecchiamento della categoria. "Nessuna fuga – dichiara a Repubblica Pino Turi, della Uil scuola - ma un ricambio fisiologico dovuto all'età anagrafica che cresce".


Una professione molto stressante - Vittorio Lodolo D'Oria, medico e studioso storico del fenomeno del burnout degli insegnanti, la pensa diversamente: "Ovviamente io propendo per un'altra lettura di questi dati. Paghiamo una politica che allontana i docenti dal pensionamento. E chi può lascia volentieri la scuola. Facciamo finta di non vedere che lo stress psicofisico degli insegnanti è in costante aumento". E cita alcuni numeri che, a suo parere, dovrebbero fare riflettere. "In appena un anno, dal 2016 al 2017, i suicidi degli insegnanti sono quasi quadruplicati: 6 nel 2016 e 22 nel 2017. Ovviamente si tratta di dati grezzi da approfondire, ma nel nostro paese si fa finta che il problema non esista. All'estero è diverso".