C’è una stamperia, alla periferia di Cosenza, che produce falsi diplomi magistrali. E ci sono cento maestri falsi – per ora cento – in Calabria e nel resto d’Italia tra la scuola d’infanzia e le elementari.
Come riportato dal quotidiano La Repubblica in un articolo del 21 febbraio, questi maestri “insegnano materie che non conoscono e accompagnano bambini nei loro primi passi senza alcuna preparazione. Né specifica né generale”.
“La Procura di Cosenza - prosegue l'articolo - sta concludendo un’inchiesta che i carabinieri hanno iniziato nell’autunno 2016. Ora si è arrivati a individuare la stamperia, dotata di personal computer connessi tra loro e stampanti a colori: gli investigatori hanno trovato e sequestrato centinaia di certificati simil-pergamena con cui ragionieri e diplomati tecnici si sono presi il secondo diploma – questo magistrale – pagando tremila euro. E’ bastato, ai falsi diplomati magistrali, consegnare l’attestato all’Ufficio scolastico provinciale, in alcuni casi direttamente alle scuole, per entrare nelle graduatorie nazionali (nel primo caso) e di istituto”.
I certificati contraffatti circolano da almeno dieci anni, alcuni diplomi risalgono al 2005. Molti maestri fanno supplenze da stagioni intere o hanno ottenuto la cattedra partecipando alle fasi di mobilità ministeriale. Diversi hanno preso servizio nel Nord Italia, i carabinieri di Cosenza hanno rintracciato un falso maestro, di ruolo, in provincia di Udine.
“Per i primi trentotto, già raggiunti da un avviso di garanzia, il provveditorato di Cosenza ha già firmato un provvedimento di espulsione, ma l’inchiesta scopre nuovi casi ogni settimana e i numeri sono tutt’altro che stabilizzati.
Il diplomificio poteva fornire – e lo ha fatto – certificazioni per il sostegno: garantiscono punteggio e consentono di scalare le graduatorie scolastiche.
S’indaga ora per capire se sono stati emessi anche falsi attestati utili per le assunzioni Ata, i lavoratori amministrativi (dirigenti, segretari, bidelli).